Una luce per il Giubileo? di Camilla Galuppi

Mascotte sì o mascotte no? Serve una mascotte al Giubileo? Andando oltre alle polemiche sulla mascotte e sul suo autore, ciò che importa è il Giubileo. Della mascotte, che si chiama Luce,  cerchiamo di comprendere il significato.

di Camilla Galuppi

La mascotte designata per il Giubileo del 2025 è Luce, una figura creata dall’artista Simone Legno, noto per il suo lavoro nel campo dell’arte pop e kawaii.

Queste sono le parole con cui l’artista ha presentato sui social network il suo lavoro:

«Con indescrivibile gioia, vorrei presentarvi “Luce”, la prima mascotte per un Giubileo, una celebrazione speciale che la Chiesa tiene almeno una volta ogni 25 anni. È un anno di pellegrinaggi, di focalizzazione sulla vita spirituale. Ad essere onesto, non avrei mai immaginato di poter portare il mio umile contributo artistico, la cultura pop e la cultura kawaii alla Santa Sede. Sono estremamente grato al Dicastero per l’Evangelizzazione per aver aperto le sue porte alla mia arte. Sono cresciuto nella mia città natale, Roma, in una famiglia cattolica, dove ho appreso i principi di una fede fondata sulla generosità e il rispetto per gli altri. Nel mio lavoro, ho la fortuna di interagire con le molte culture del mondo, cercando costantemente un linguaggio contemporaneo e universale che cerco di portare nelle mie composizioni. Il Giubileo è indubbiamente un’opportunità unica di incontro e dialogo per milioni di persone, compresi molti giovani. Spero che la pellegrina Luce e i suoi amici di viaggio possano rappresentare i sentimenti che risuonano nei cuori delle giovani generazioni. È un’esperienza meravigliosa e una luce gioiosa che porterò con me per il resto della mia vita».

Luce è rappresentata come una pellegrina in stile manga, caratterizzata da un impermeabile giallo che richiama i colori della bandiera della Città del Vaticano.

Gli stivali di Luce, visibilmente sporchi di fango, sembrano evocare un messaggio di resilienza e coraggio, indicando che non si deve temere le tempeste della vita. Il fango sui suoi stivali rappresenta le difficoltà del cammino, ma anche la determinazione a superarle.

Il bastone e il rosario che Luce porta con sé sono strumenti simbolici del suo pellegrinaggio verso l’eternità. Il bastone rappresenta il sostegno e la guida spirituale, mentre il rosario simboleggia la preghiera e la meditazione continua. Questi elementi sottolineano il viaggio di fede e la connessione con la tradizione cattolica.

Inoltre, gli occhi di Luce, disegnati a forma di due piccole conchiglie, rendono omaggio al Cammino di Santiago, un famoso percorso di pellegrinaggio cristiano.

In conclusione, la figura di Luce, la mascotte del Giubileo del 2025, rappresenta non solo un collegamento visivo e simbolico con la tradizione cattolica, ma anche un ponte tra il patrimonio storico della Chiesa e le nuove generazioni. La scelta di un personaggio ispirato alla cultura pop e kawaii sottolinea la volontà della Chiesa di parlare un linguaggio contemporaneo e universale, capace di raggiungere e coinvolgere i giovani di oggi.

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