Arrivederci Piero, primo direttore del Si alla Vita

Ieri l’ultimo saluto a Piero Pirovano, giornalista, che ha portato la prima buona notizia, quella della vita attraverso Avvenire e Si alla Vita.

di Elisabetta Pittino

Ieri a Vizzolo Predabissi nella basilica di Santa Maria in Calvenzano i funerali di Piero Pirovano, mancato sabato 9 settembre a 81 anni, sono stati la celebrazione del Dio della Vita, in cui Piero ha creduto, come ha detto il celebrante nell’omelia.

Con lui oltre ai familiari e agli amici, anche i colleghi di Avvenire, rappresentati da Francesco Ognibene, i numerosi amici per la vita, tra cui tutte le associazioni di FederVita Lombardia, rappresentata da chi scrive, da Maria Pia Sacchi Mussini, vice presidente e  referente per la cultura, e da Gianni Mussini, già presidente di Federazione e vice presidente del MpV Italiano,  il Movimento per la Vita Ambrosiano, con il presidente Luca Tanduo, e gli amici di Solidarietà, rappresentati da Giuseppe Morelli.

Nato il 4 giugno 1941 a Milano, laureato in Scienze Politiche all’Università Cattolica del Sacro Cuore, Sposato, quattro figli, giornalista professionista dal 26 novembre 1974, ha «scelto di lavorare sempre a servizio del quotidiano cattolico Avvenire».

Giornalista serio e appassionato, è stato il primo direttore del Si alla Vita, rivista del Movimento per la Vita Italiano.

La sua “vocazione” è stata quella di portare la “buona notizie” della vita. Lo ha fatto dagli anni ’70 in poi, con passione, dando tutto sé stesso, con insistenza, senza stancarsi.

La sua amicizia e la sua stima per Carlo Casini sono un altro tratto distintivo di Piero che è sempre stato un punto fermo per lo storico presidente del MpV.

I suoi grandi sogni, legati alla cultura della vita, anche se non sempre si sono realizzati, hanno portato a fondare il Movimento per la Vita.

«Riferimento importante per la storia del Movimento presente sin dalle origini del Movimento» scrive di lui Marina Casini, presidente del Movimento per la Vita Italiano. Il suo libro “Per la vita oltre i referendum. Nascita e storia di un movimento” (Edizioni amici per la vita, 1981), documenta in maniera dettagliata la nascita del MpV a Milano il 12 gennaio 1977, con il fondamentale ruolo di Piero, e a pochi giorni di distanza quella del Comitato fiorentino per la difesa della vita, successivamente riunitesi e diventati Movimento per la Vita Italiano con presidente Francesco Migliori.

È stato proprio Piero a portare Madre Teresa di Calcutta allo stadio San Siro di Milano il 23 aprile del 1977 per la Celebrazione della Vita. Fu quello l’inizio della grande amicizia della futura santa con il MpV in generale e con Carlo Casini in particolare.

È del 1978 il 1° convegno nazionale del MpV, che appunto unisce la realtà milanese e fiorentina, di respiro europeo, da cui nasce il Si alla Vita. La rivista, allora mensile, del MpV italiano è registrata a Milano il 19 giugno del 1978, Direttore Responsabile Piero Pirovano. Il primo numero uscirà nell’ottobre dello stesso anno.

Ancora nel maggio 1979 è su un palco al Castello Sforzesco di Milano al fianco di Madre Teresa di Calcutta in un altro dei primi incontri siglati MpV.

Poi davvero tanto altro con il suo spendersi in prima persona, non solo a parole. La sua presenza costante ad assemblee, incontri, convegni… della federazione regionale, del Movimento per la Vita ambrosiano, del MpV italiano. La “Pagina Vita” di Avvenire. La sua apertura internazionale. La sua fiducia verso i giovani che incoraggiava.  Instancabile ha testimoniato il vangelo della vita.

Così lo ricorda Marina Casini: «Piero Pirovano è entrato nella Vita piena, senza tramonto… Ha seguito a ruota il collega e amico Piergiorgio Liverani nel festante popolo della vita celeste. Quanto dobbiamo anche a Piero! É stato il primo direttore del mensile “Sì alla vita” e, a partire dagli anni Novanta fino al 2016, ha curato la pagina vita di “Avvenire” che dal 2 settembre 2004 al 5 febbraio 2016 è raccolto nel sito amicivita.it. Ricordo ancora le telefonate: «Ciao, Marina sono Piero. C’è Carlo? Dobbiamo concordare i pezzi, poi faccio il menabò e ci risentiamo». Sempre attento a tutto ciò che succedeva in Italia, in Europa e nel mondo sul tema della vita e della famiglia. Non esitava a coinvolgere e a lasciarsi coinvolgere anche nella dimensione internazionale. A lui dobbiamo la pubblicazione in italiano del volume “Aborting America”, oggi più attuale che mai alla luce dell’evoluzione della giurisprudenza americana. Piero, appassionato anche di politica – politica per la vita, s’intende ̶ sempre pronto a confrontarsi, ad approfondire. Fino a che la salute glielo ha permesso seguiva tutto, tutte le attività del Movimento, rammaricandosi le ultime volte di non poter partecipare in presenza. Ci teneva però a essere informato e si capiva che voleva bene al Movimento al quale ha dedicato con generosità ed umiltà gran parte delle sue risorse intellettuali. Fedele e coerente, nel suo costante impegno. A lui la nostra gratitudine e per lui e i suoi cari la nostra preghiera …con la certezza che, come diceva il suo amico Carlo Casini, “di un Amore Infinito possiamo fidarci”».

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