QUARENGHI 2022: TUFFO NEL CORAGGIO, SCOMMESSA VINTA
Quarenghi 2022, una riflessione a un mese dalla storica settimana giovani del Movimento per la Vita Italiano.
di Massimiliano Spiriticchio
Forse qualcuno, vedendo il titolo del seminario Quarenghi 2022, avrà pensato che “un mare di coraggio” è quello che sarebbe servito per ripartire con quest’esperienza dopo il periodo delle restrizioni, affrontando i timori legati alla pandemia. Eppure, quel “navigare è molto più che galleggiare” che si legge nel sottotitolo di quest’edizione è stato davvero il tratto distintivo della settimana vissuta in Campania, tra Castellamare di Stabia, sede degli incontri vissuti dai circa trenta ragazzi provenienti da tutta Italia, e le località raggiunte nelle varie uscite, cioè Napoli, il Vesuvio, Ercolano e la spiaggia di Vico Equense.
Al di là e al di sopra dei contenuti delle relazioni e degli incontri con personalità illustri come i filosofi Simone Tropea, Dino Moltisanti e Claudio La Rocca, i medici Filippo Boscia, Presidente dell’Associazione Medici Cattolici italiani, l’esperta di bioetica Assuntina Morresi, il sacerdote da decenni in lotta contro i pericoli del web soprattutto in tema di pedopornografia don Fortunato Di Noto, tutti in grado di suscitare interrogativi e riflessioni profonde, è stato il fatto di vivere tutti insieme emozioni forti e al contempo la necessaria leggerezza dei momenti di svago a caratterizzare questo Quarenghi 2022.
Ripercorrere la storia del Movimento per la Vita, affrontare le ragioni e le sfide poste dalla crisi demografica, parlare di vera libertà, significa lanciare sfide, chiedere ai ragazzi di interrogarsi su valori alti, come la ricerca della nostra identità, il futuro della nostra società, la capacità di andare davvero controcorrente ma per esserci e stare accanto, senza contrapposizioni inutili.
Riflettere sulla differenza tra inguaribile ed incurabile capendo che una malattia può essere curata anche se non si potrà guarire o che un paziente può essere accompagnato alla morte senza facili scorciatoie e riaffermando che la vita semplicemente è, significa provocare quei dibattiti ai quali chi, come il sottoscritto c’era, ha partecipato, che mostrano forte sensibilità su questi temi e grande passione per l’umano. Interrogarsi su come viviamo le relazioni affettive nella nostra vita, significa toccare temi che rendono significativa la nostra esistenza. Riflettere sul tema delle cure palliative in questo contesto significa attingere all’esperienza di chi è abituato a stare a contatto con la sofferenza ricevendo speranza. Intrattenersi sul lato oscuro del web significa anche scoprire che anche online esiste una rete di protezione che ci può aiutare a non sentirci soli di fronte agli inganni del male. Parlare del dirsi “ti amo” significa sfidare parlando del coraggio necessario per dirlo. Così come di coraggio si parla se si affronta il tema del desiderio di famiglia da parte dei giovani. Infine, affrontare il tema della pillola Ella One per scoprire che forse non ne sappiamo abbastanza significa porsi nell’ottica di quella sete di verità che anche questa volta i giovani hanno espresso.
Eppure tutto questo ha assunto un significato particolare alla luce degli altri momenti vissuti in questo Quarenghi. Senza le storie condivise come quella forte dei genitori di Super Micky e la loro gravidanza portata avanti malgrado sapessero che il loro bimbo sarebbe vissuto poche ore, non ci sarebbe stata l’occasione di scoprire che qualcuno davvero vede la vita presente sempre in tanti modi e degna sempre di essere vissuta. E senza i giochi, le relazioni tra noi partecipanti, le escursioni e le gite, gli incontri sarebbero rimasti teorici, pur se interessanti. La sfida di questo Quarenghi 2022 era proprio questa: tuffarsi, anche fisicamente nel mare per ritrovare il coraggio di prendere il largo e navigare. Quanto da noi vissuto dimostra che scommessa lanciata dal gruppo giovani MPV è stata, come ha detto il suo responsabile Davide Rapinesi, vinta davvero.