La casa dei coriandoli

La casa dei coriandoli è una storia fantastica per tutte le età contro i pregiudizi, per l’inclusività sociale e la cura dell’ambiente che ci circonda.

di M. E. Fiori

La storia, curioso lettore, ha inizio nell’elegante quartiere generale delle cicogne. La consegna di un nuovo nato/a ad una famiglia in attesa, richiede un’organizzazione assai accurata. C’è un imponente armadio, lo apri e meraviglia! Gemme brillano incastonate dovunque, una per ogni bimbo consegnato, ognuna diversa, tutte splendide. Nell’armadio c’è anche il “sacro libro” con pagine e pagine da sfogliare dove appaiono le famiglie che desiderano quel bimbo/a.

C’è un bimbo da portare ma si avverte nel quartiere un’indecisione, un imbarazzo come una sofferenza. Perché? Questo bimbo è “fuori misura”, troppo grosso, piange come se capisse di non essere gradito. Le cicogne non parlano ma pensano che un bambino così avrà di sicuro una vita infelice. Proprio le cicogne che non fanno altro che volare con bambini in culla! Ebbene pensano che la vita di quel bambino “fuori misura” non valga la pena di essere vissuta quindi è meglio decidere subito per lo smaltimento. Una giovane cicogna, tra le ultime arrivate, si avvicina al telefono per digitare il numero dello smaltimento ma ALT! Sta avanzando decisa la bellissima cicogna Pina, con le grandi ali di albatros (discendenza paterna), dalla lunga esperienza di volo. Tutte le cicogne si immobilizzano attendendo che lei si pronunci. Pina nutre prima di tutto il neonato che, dopo un rutto possente, si addormenta tranquillo; poi la cicogna consulta il sacro libro, pare che nessuno reclami questo piccino invece all’ultima pagina ecco un indirizzo lontanissimo: la casa dei coriandoli. Pina parte senza perdere tempo con una culla che è un capolavoro da cicogne e sarà un viaggio difficile, pericoloso, spossante, avventuroso: sarà l’ultimo viaggio della magnifica cicogna. Arrivano alla meta, sfinita Pina, sognante il piccolo, traversando coriandoli, accolti con gioia grande.

Nessuno si spaventa per la taglia del bimbo. I genitori, Marcello e Martina, sono musicisti; lei suona l’arpa, lui il pianoforte. Anche i loro figli, non li hanno procreati loro, Nadia Zufolo, Matteo fanno festa alla cicogna. Questi figli hanno storie ed un aspetto che non immagineresti mai, caro lettore.

Una storia di polvere di stelle, di animali generosi, sapienti, necessari, una storia di coriandoli, una storia reale eppure danzante, cantata, suonata con armonie che conoscono il dolore e sono piene di affetto, liberatorie. In questa casa si ama, uno ad uno in modo differente, si lavora, si accoglie, si rispetta, si educa, non ci si ferma in superficie. C’è chi subisce giudizi preconcetti, chi è stato offeso da sguardi malvagi, chi è stato escluso, chi si autoesclude. La storia si snoda e piano piano il lettore con stupore vede che la vita, quando si è amati, non teme di penetrare nelle ombre, nell’impotenza, nella sofferenza e che la diversità è sapienza. I figli anche l’ultimo arrivato “fuori misura” crescono e vanno seguendo i loro progetti. Vivono! Ah, la vita!

La Casa dei Coriandoli

Edizioni Paoline, Libri Liberi

2021

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