Guardare alla Vita in profondità: l’esperienza di una volontaria

Il Convegno di Alta Formazione del MpV, Guardare alla Vita in profondità, svoltosi a S. felice del Benaco (BS) dal 21 al 28 agosto, descritto da una volontaria che vi ha partecipato.

di Elena A. Pujatti, MpV Pordenone e Federvita Friuli Venezia Giulia

Finalmente sono riuscita a partecipare al Corso di Alta Formazione organizzato dal Movimento per la Vita Italiano, giunto alla 5 ‘ edizione, dal titolo “Guardare alla Vita in profondità”.

Una settimana insieme ai colleghi e amici dei Centri Aiuto alla Vita nella splendida cornice del Lago di Garda, a San Felice del Benaco, nella tranquillità, presso la Casa del Sacro Cuore. 

Ci siamo ritrovati domenica 21 agosto, Giuseppe Grande, Segretario Generale del MpV Italiano, e Bruna Rigoni, vicepresidente MpV Italiano, ci hanno ha presentato il programma, Elisabetta Pittino, presidente Federvita Lombardia, ha accolto i partecipanti e il comasco Giuseppe Anzani, vicepresidente MpV Italiano, già giudice, ci ha emozionato con la sua relazione ‘Uno sguardo oltre la superficie,  il nostro impegno per ogni vivente” .

Da sinistra Giuseppe Grande, Bruna Rigoni ed Elisabetta Pittino

 

«La Vita di  ognuno di noi è sacra, difenderla dal concepimento alla morte naturale è compito di tutti, non solo del volontario dei CAV, perché va aldilà del nostro essere sulla terra. Ogni essere umano è un essere infinito che supera la barriera della morte…» ha detto Anzani.

Giuseppe Anzani

Lunedì 22 il dr Giuseppe Grande con la relazione “I CAV e l’aborto chimico: oltre la superficie” ci ha illustrato il dramma di oggi: la facilità con la quale si somministrano pillole RU486, pillole del giorno dopo, dei 5 giorni dopo, a donne giovani e giovanissime che non conoscono il loro corpo, la bellezza della loro femminilità; non hanno il tempo necessario per riflettere in caso di possibile gravidanza non prevista, non vengono  indirizzate ai nostri Centri Aiuto alla Vita dove troverebbero accoglienza,  ascolto e aiuto pratico anche con psicologi e altri professionisti.

Fondamentale è SOS vita, numero verde 800813000, e chat online per intercettare anche le richieste di migliaia di giovanissime/i, dai 13 anni in (ma anche prima) che possono essere rivolte ai Centri per trovare soluzioni a situazioni delicate e che sembrano impossibili. 

Nella sessione successiva, il professor Sandro Gazzola, insegnante di storia dell’arte, critico d’arte, curatore di mostre, ci ha mostrato “Lo sguardo sul figlio nell’arte”, incantandoci.

Con una bellissima rassegna di fotografie di Vania Broccoli e di quadri dal medioevo, passando per il genio di Leonardo, fino ai giorni nostri, con Picasso, Boccioni, ci ha fatto vedere come si può trasmettere il valore della vita, della maternità attraverso l’arte.

L’arte, nelle sue varie forme, è un importante e insostituibile veicolo di messaggi.

Martedì 23 agosto lo psicologo Bellantoni ha tenuto una relazione sul linguaggio verbale e non verbale: in modo molto semplice e simpatico (perché ci ha fatto ridere), ha spiegato l’importanza del linguaggio non verbale.  Nel nostro volontariato è molto importante ascoltarsi e lavorare insieme per poter ascoltare ed aiutare le mamme.  

Bellantoni

Online abbiamo ascoltato le esperienze di Rita Colecchia, insegnante e presidente di Federvita Molise, e Silvia Licalzi (CAV di Canicattì): come esperienze pilota, sono riuscite ad inserire delle mamme sostenute dai CAV nel mondo del lavoro con borse lavoro e altre mamme hanno potuto seguire dei corsi grazie a borse di studio con l’aiuto delle istituzioni (in Molise) e senza (in Sicilia). Esperienze molto valide che vorremmo esportare nelle altre realtà. 

Mercoledì 24, Irene Pivetta, vicepresidente MpVI, commissione Giovani, scuola, formazione, ci ha illustrato la “Generazione Z: oltre le barriere generazionali”.

Ai nati dopo il 1997, il volontariato sembra un mondo lontano. È, però, possibile un collegamento, attraverso i giovani adulti, avvicinandosi in modo diverso, dando loro “lo spazio che meritano”, rendendoli attori e non spettatori. Dobbiamo far conoscere il nostro volontariato nel territorio, far “cultura” negli adulti, conoscere i giovani.  Vanno accolti, ascoltati, conosciuti. Hanno bisogno di fiducia. Accettare che possano sbagliare: sono un investimento. Trasmettiamo loro l’entusiasmo, la bellezza del nostro volontariato che si occupa di VITA! 

Nella sessione successiva, “I social, tra reale e virtuale “, Giovanna Sedda giornalista, Social Media Manager del MpVI, redattrice del Si alla Vita, ci ha illustrato come funziona la comunicazione attraverso i social, come e a chi possiamo rivolgerci per trasmettere i messaggi dei nostri CAV, analizzando gli obiettivi, le varie età, lo stile, ecc.

Possiamo raccontare bellissime storie di mamme aiutate, ma se poi nessuno le ascolta? Quindi è importante che anche noi volontari impariamo ad usare questi mezzi di comunicazione.  

Venerdì 26 la dottoressa Manuela Dal Monte, psicologa, ci ha fatto capire le dinamiche dell’essere genitore di figli adottati, con  il suo intervento “Genitorialità e adozione: dinamiche psicologiche”. Senza una relazione autentica il bimbo adottato non cresce. Si tratta di una duplice accoglienza: i genitori accolgono il bimbo ferito (ogni bimbo adottato lo è), ma anche lui accoglie loro. È importante il tempo, non aver fretta, dare fiducia, stimarci e ascoltarci reciprocamente, per accompagnare il bambino alla crescita affinché “il bambino faccia provvista di ottimismo per sfidare la vita”, come diceva Gianni Rodari.

Da sinistra Maria e Marina Casini, Mario Bertagna e Bruna Filippini, presidente e presidente onoraria del CAV di Desenzano, davanti al CAV

Bruna Rigoni con “Culle per la Vita e cultura dell’accoglienza ” ci ha parlato, con bellissime testimonianze, della ‘culla segreta”: la possibilità per una mamma che non può prendersi cura del suo piccolo, di poterlo dare in adozione con il parto in ospedale in anonimato. 

Per far questo importante è il rapporto con le istituzioni, con la commissione Pari Opportunità, sensibilizzarle alla cultura della vita.

Sabato 27 la relazione finale di Marina Casini, presidente del MpvI, “Guardare la Vita in profondità: il nostro stile di servizio” ci ha entusiasmato, sottolineando la grandezza del nostro volontariato, come nel silenzio, senza urlare, riusciamo a cogliere, appunto guardando in profondità, la richiesta di aiuto delle mamme spaventate e sole, che vengono abbracciate e accompagnate nel loro cammino rivolgendo lo sguardo a chi rimarrebbe nell’ombra, dando voce a chi non ne ha. 

Durante la settimana abbiamo fatto escursioni nei luoghi vicini (Brescia, Desenzano, Salò…), vistando il CAV di Desenzano, avendo modo di approfondire la conoscenza tra di noi, condividere esperienze, dandoci appuntamento al prossimo convegno nazionale a Palermo dal 18 al 20 novembre 2022. W la Vita, sempre! 

 

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