Corte Straburgo: Gigli, su piccolo Charlie sentenza vergognosa
Vitanews, 27 GIU – “Vergogna. La CEDU ha espropriato il papà e la mamma di Charlie della loro potestà, approvando la decisione con cui i tribunali britannici hanno negato ai genitori il diritto di curare il proprio figlio come essi desiderano. Anche se dal punto di vista clinico non vi fosse alcuna speranza, non si tratta certo di una violenza portata sul corpo del piccolo Charlie, ma di uno smisurato amore. Pur di far morire il bambino gravemente disabile i suoi genitori sono sottoposti a sequestro, privati del diritto di andare in America con il proprio bambino”. Lo afferma l’On. Gian Luigi Gigli, deputato e presidente del Movimento per la Vita Italiano.
“La società dei diritti individuali, invocati e pretesi quando si tratta di scegliere la morte, arriva a negarli – sottolinea Gigli – quando si sceglie di lottare contro la morte, fors’anche inevitabile. La Corte Europea, nel rendere inevitabile la morte di un bambino innocente, ha tolto ogni speranza a chi gli vuole bene. Ci stringiamo attorno ai genitori di Charlie, già straziati dalla sofferenza della loro creatura, non senza esprimere sgomento per una sentenza irrevocabile, peraltro da applicare in un paese che dall’Europa ha voluto uscire. La deriva valoriale del Vecchio Continente continua”.