Gandolfini: ”Bagnasco condanna eutanasia, utero in affitto e gender. Sostegno per il nostro impegno su temi antropologici”
VITANEWS, 20 Mar – “Siamo grati al presidente della Cei cardinale Angelo Bagnasco per aver detto chiaramente che la legge in discussione sulle Disposizioni anticipate di trattamento riduce il medico ad un mero esecutore delle volontà di morte del paziente”, così Massimo Gandolfini commentando la prolusione del cardinale Bagnasco della sessione primaverile del Consiglio episcopale permanente.
“Il porporato ha pronunciato parole altrettanto chiare contro la barbara pratica dell’utero in affitto, che in primis nega ai bambini il diritto umano basilare, garantito dalle Carte internazionali, di non essere allontanati dalla madre; contro il gender che banalizza l’identità sessuata umana “ridotta ad un vestito da cambiare a piacimento” e contro un certo “pensiero unico continua a denigrare l’istituto familiare” e a promuovere altri tipi di unione”, prosegue Gandolfini.
“La prolusione del presidente della Cei per noi è un fortissimo incentivo ad andare avanti con il nostro impegno sui temi antropologici, una missione che portiamo avanti con il sostegno della Chiesa ma che si muove sulle gambe di milioni di laici impegnati nella società civile”, conclude Gandolfini.