Federazione Uno di noi: no a fondi UE per l’aborto
La risposta all’iniziativa di alcuni Paesi europei, primi fra tutti i Paesi Bassi, non è tardata ad arrivare. La Federazione “Uno di noi” ha fermamente condannato la sola possibilità che vengano usati fondi dell’Unione Europea, quindi dei cittadini, per finanziare le attività che promuovano o pratichino l’aborto.
Jaime Mayor Oreja, Presidente della Federazione “Uno di noi” ha così dichiarato: «Dopo la posizione forte espressa da 2 milioni di cittadini dell’UE che richiede alle Istituzioni europee di vietare il finanziamento alle attività che suppongono la distruzione della vita umana, le nuove dichiarazioni e richieste di fondi per azioni che minacciano direttamente la vita umana non sono un diritto, ma una chiara violazione dei nostri principi democratici e della difesa eprotezione della vita che dobbiamo alla nostra società». Gli fa eco Carlo Casini, Presidente onorario della Federazione ed ex Presidente della Commissione Affari Costituzionali del Parlamento Europeo: «Offrire denaro a organizzazioni che propagandano e attuano l’aborto nel mondo, viola il principio dell’eguale dignità umana che l’Articolo 2 del Trattato sull’Unione Europea pone come fondamento dell’Unione stessa».
Emiliano Battisti
Roma, 10/02/2017