Amici di Carlo Casini: verso il futuro
«Lo sguardo deve essere ampio. C’è una storia alle nostre spalle. C’è un futuro di fronte a noi. La storia ci mostra una lenta progressiva emersione della dignità umana con il suo corollario di eguaglianza. Il futuro attende che questo percorso si compia.
Il presente ci pone di fronte quello che chiamano embrione: il più piccolo e fragile di tutti gli uomini.
Il popolo della vita, se da un lato deve denunciare l’ingiustizia avvenuta e presente, dall’altro, con pari forza, deve operare perché la vita sia concretamente accolta;
deve avere fiducia in una evoluzione positiva della storia;
deve agganciare la modernità in ciò che in essa vi è di positivo sotto la polvere;
deve far leva sulle parole nobili del nostro tempo, per quanto continuamente tradite, come “diritti umani”, “non discriminazione”, “libertà”, “solidarietà”, “pace”;
deve non disdegnare traguardi intermedi, anche se piccoli, quando non è possibile allungare di più il passo.
Questo significa non rassegnarsi».
(Carlo Casini, Il 20 maggio noi ci saremo, in Sì alla Vita, anno XXXIV, n. 5, maggio 2012, pp.10-12)