Wanda Półtawska, paladina per la vita
Wanda Półtawska , paladina per la vita, è tornata alla casa del Padre martedì 24 ottobre, avrebbe compiuto 102 anni il 2 novembre prossimo.
Sopravvissuta al campo di concentramenti di Ravensbrück è stata una vera paladina della vita; per questo nel novembre 2013 le è stato consegnato il premio europeo per la Vita “Madre Teresa di Calcutta”, in occasione del I Congresso della Federazione dei Movimenti per la Vita europei One of Us, svoltosi a Cracovia.
Ricordiamo Wanda con questo articolo tratto dalla rubrica Santi ed Eroi per la vita, pubblicato sul Si alla Vita n. 3 del 2021.
«Considero voi tutti miei amici perché io che da sessanta anni lavoro per il Movimento per la vita, per difendere la vita, tratto come miei amici tutti coloro che lavorano con questa finalità». Questo è il saluto al popolo della vita di Wanda Pòltawska, nata a Lublino nel 1921, che nell’arco di un secolo e di due regimi (quello nazista e quello comunista) si è presa cura della vita umana nascente.
Cattolica e scout e membro della resistenza polacca internata dal 1941 al 1945 nel campo di concentramento di Ravensbrück, sposata con il filosofo Andrzej Półtawski, medico psichiatra madre di 4 figlie, la invitai ad un convegno nel 2007 (L’eclissi della bellezza. Genocidi e diritti umani) come relatrice principale. Fece una lectio magistralis dal titolo Quando la morte non vince (che si può vedere a questo link https://www.federvitalombardia.it/articoli/wanda_poltawska/intervento.php) che dice tutto.
«Durante un congresso in Austria, al quale partecipavo, un medico di lingua tedesca fece una domanda ai teologi per un problema di coscienza: aveva in frigorifero tre embrioni congelati e non riusciva a trovare una candidata ad essere madre. Io non potei resistere e dissi: ‘Lei collega, ha già dimenticato Norimberga, perché ha questi bambini congelati?”. Al processo di Norimberga il prof Karl Gerardt, che aveva commissionato operazioni sperimentali sulle ragazze di Ravensbrück – e io sono tra queste – fu condannato a morte e la sentenza fu eseguita, mentre dopo solo cinquanta anni, centinaia di medici effettuano impunemente esperimenti pseudo medici su bambini piccoli e indifesi. I medici ginecologi sanno bene che si tratta di esseri umani. La legge degli uomini non difendeva e non difende i bambini piccoli.
Che uomini sono? (…) Uomini disumani, una medicina disumana, una mascolinità disumana, una femminilità disumana, semplicemente ma umanità disumana, ma perché?
Ho cercato a lungo la risposta a questa domanda, e me l’ha data infine Giovanni Paolo II. (…). L’ uomo, durante la sua vita, può divenire sempre più umano o sempre meno uomo. Finché viviamo, la linea di demarcazione tra il bene ed il male non passa tra un uomo e l’altro, passa dentro ogni uomo. (…) Tu, uomo libero, puoi tendere consapevolmente all’eroismo, alla santità. Da che parte stai? Nel suo ultimo incontro con i giovani di Toronto, Giovanni Paolo II ha lasciato una specie di testamento: “Non vi accontentato della mediocrità, tendete all’ideale e se nessuno lo esige da voi, siate voi ad esigerlo da voi stessi”».
Nel 2013 a Cracovia il MpV e One of Us riunita le ha assegnato il premio Madre Teresa di Calcutta.
Breve biografia
Membro della Commissione Pontificia per la Famiglia a Roma e della Pontificia Accademia per la Vita. Laureata in medicina e specializzata in psichiatria docente presso la Clinica Psichiatrica dell’Accademia di Medicina, ha lavorato presso l’Istituto per i problemi della famiglia fondato a Cracovia dall’allora Card. Karol Wojtyla. Docente dell’Istituto Giovanni Paolo II per la Famiglia presso l’Università Lateranense. L’incontro con don Karol Wojtyla cambierà la sua vita. Karol amico della famiglia Pòltawski chiederà a Padre Pio l’intercessione per la guarigione di Wanda dal cancro, li accompagnerà e sarà da loro accompagnato per tutta la vita. Wanda sarà anche la sua esperta per la Evangelium Vitae.
W. Pòltawska, E ho paura dei miei sogni. Una donna nel lager di Ravensbrück (varie edizioni)
AAVV, L’eclissi della bellezza. Genocidi e diritti umani, ed. Fede&CULtura
W. Pòltawska, Diario di un’amicizia. La famiglia Poltwaski e Karol Wojtyla, ed San Paolo