Obesi Digitali, un canale per l’uso consapevole…delle tecnologie e dei social
Si chiama Obesi Digitali, lo trovate su Instagram, facebook e Tik Tok. Il suo o è di fare divulgazione per un uso consapevole delle tecnologie.
di Federico Vincenzi
Si chiama Obesi Digitali, lo trovate su Instagram, facebook e Tik Tok. Sembra paradossale, perché lo scopo del progetto è quello di fare divulgazione per un uso consapevole delle tecnologie.
Ci siamo tutti dentro: usiamo il cellulare molto più di quanto crediamo. Perdiamo innumerevoli occasioni di dialogo, anche e soprattutto in famiglia o tra amici, per dedicare la nostra attenzione a quel parallelepipedo che ci proietta nel mondo intero.
Ma ci siamo chiesti che impatto avrà?
Quali conseguenze per il nostro cervello?
Non solo: fino a che punto siamo liberi? O forse l’ambiente web e social si presta per una disinformazione mirata capace di manipolare il pensiero delle persone?
A questi e a tanti interrogativi il canale Obesi Digitali cercherà di dare risposte, con contenuti, articoli, iniziative.
L’idea è dello scrivente, Federico Vincenzi, avvocato che si occupa di tecnologie e padre di cinque figli. Proprio come padre ho a cuore il futuro. Come persona che lavora nel campo delle tecnologie voglio favorire un uso consapevole.
Il nome vuol esprimere la mission: obesi digitali. Come il cibo è cosa buona, ma con moderazione, così le tecnologie vanno usate senza perdere di vista il nostro esser umani, prima di tutto.
A chi è rivolto? A tutti, perché tutti ci siamo dentro. Spesso si crede che vittime di questo turbine tecnologico siano solo i ragazzi. È vero: il loro cervello è ancora in formazione e il fatto che non abbiano vissuto un’epoca senza social e cellulare li rende più vulnerabili.
Ma che dire dei tanti, troppi genitori che vivono incollati al telefono, che postano ogni attimo della loro vita? Che dire di tutte le volte che di fronte al figlio che parla ci limitiamo a dire “un attimo” per finire di scrivere un whatsapp a qualcuno?
Come si sente, secondo voi, chi viene messo dopo un messaggino nella scala delle vostre priorità?
E ancora: di tutte le opinioni che avete, quante sono figlie di lettura, documentazione e quante invece le avete assorbite dai media? Su quante leggi per esempio ci siamo pronunciati senza averne letto nemmeno un articolo?
Ecco che il progetto Obesi Digitali ha l’ambizione di condurre una serie di iniziative destinate a “produrre consapevolezza”. Poi ognuno farà quel che vuole.
Tra l’altro farà parte del progetto un libro (disponibile su amazon): BRAIN INVADERS, nel quale verranno esposte numerose tematiche tra quelle che il progetto coprirà.
Una iniziativa da seguire, appena nata.
Cosa potrete fare voi? Semplicemente iscrivervi e diffondere il canale, in modo tale che sempre più persone possano trovare il modo di usare le tecnologie nella loro parte bella e utile, senza farsi dominare e ridursi a smobie.