IN RISPOSTA A FEM.IN COSENTINE IN LOTTA

La Presidente di Federvita Calabria replica all’articolo di FEM.IN cosentine in lotta

In qualità di Presidente di Federvita Calabria e del Centro di Aiuto alla Vita di Cassano allo Ionio che opera nell’Ospedale di Castrovillari, mi corre l’obbligo di fare alcune precisazioni e alcune riflessioni riguardo all’articolo pubblicato il 18 luglio a cura di FEM.IN cosentine in lotta. Articolo 18 luglio 2022 FEM.IN cosentine in lotta
Prima di ogni altra cosa occorre correggere l’erronea affermazione che a Castrovillari si effettuino solo le IVG chirurgiche, in quanto da un anno viene praticato anche l’aborto chimico mediante RU486.
In secondo luogo occorre precisare che i manifesti del MPV e del CAV tolti dalle FEM.IN cosentine in lotta in nessun modo colpevolizzavano le donne che abortiscono, quanto piuttosto inducevano a riflettere sulla bellezza della maternità, offrendo un aiuto concreto e un’alternativa a quella che è sempre e comunque una scelta dolorosa.

Basta leggere un qualunque libro di embriologia per sapere che ogni essere umano inizia
ad esistere nel momento del concepimento, dunque interrompere il suo percorso verso la nascita non è altro che togliergli il diritto alla vita che è il primo fondamentale dei diritti senza il quale nessun altro diritto può sussistere. Nell’articolo si parla di diritto all’aborto, ma come può assurgere a diritto quello che ne calpesta un altro? Per proclamare l’aborto come diritto occorre distogliere lo sguardo dal figlio,, negarne l’esistenza, chiamarlo grumo di cellule, ignorando la stupefacente evoluzione che giorno dopo giorno, ora dopo ora,
minuto dopo minuto va realizzando quello che si manifesterà alla nascita. Alla donna viene nascosta la verità riguardo alla meraviglia che si compie in lei, è così che le donne vengono ingannate perché non sanno davvero quello che fanno, l’ecografia spesso non viene loro mostrata per non turbarle, non si spiega come avviene l’IVG, le eventuali conseguenze fisiche e psicologiche.

Solo una visione pregiudizievole e molto superficiale può considerare l’aborto conquista di libertà. La depenalizzazione dell’aborto non dovrebbe implicare la sua approvazione e promozione, dovrebbe piuttosto stimolare una società democratica a far sì che nessuna donna si senta costretta ad abortire. Ci spiace che i MPV e i CAV vengano erroneamente ritenuti, da alcuni, nemici delle donne, essi anzi le valorizzano le donne senza giudicarle, condividendo i loro problemi, ponendosi loro accanto perché nessun condizionamento, né pregiudizi, né difficoltà economiche, tolga loro la libertà di seguire il loro naturale istinto: scegliere la Vita. 
Mettersi al loro fianco ha fatto nascere 380 bambini nell’Ospedale di Castrovillari, bambini che sono una ricchezza per la nostra società e che potevano non esserci se le loro madri fossero state lasciate sole.

Rosella Maria Antonelli
(Presidente di Federvita Calabria e del CAV di Cassano allo Ionio)

teen beauty samantha rone ties up cassidy klein in hot ropes.taiwan girls