Una chat per la vita*

«Non riesco ad affrontare il dolore. Fa troppo male. Non so come fare. Aborto volontario, nove mesi fa…»; «Ciao, ho appena scoperto di essere incinta, non so chi sia il padre, ho deciso di portare avanti la gravidanza da sola, ma sto incontrando dei problemi nella mia famiglia». Testimonianze di donne, uomini, ragazzi che si rivolgono alla chat del MpV di Varese per chiedere aiuto. In appendice i contributi di Stefano Parenti, Maurizio Gagliardini, Giuseppe Noia, Gabriele Mangiarotti, Medua Boioni Dedé, Massimo Gandolfini, Romana Poleggi, mons. Giuseppe Vegezzi.

di Virginia Banfi

Il libro

Il libro è una raccolta di chat tra le volontarie del Movimento per la Vita di Varese e chiunque si imbatta sul sito e abbia una richiesta di aiuto. Le autrici Vittoria Criscuolo e Susanna Primavera sono anche le altre due autrici di articoli su questo sito e hanno sapientemente raccolto le chat per argomento per una lettura più scorrevole.

La trama

Leggendo i vari scambi si entra nelle vite delle persone e bisogna farlo con delicatezza, senza giudizio, ma con compassione, dal latino: “soffrire insieme”. Vi auguro, quindi, di soffrire come è capitato a me perché nessuna parola scritta rimanga solo nella chat, ma riesca a dare testimonianza scuotendo le coscienze, suscitando domande e dubbi. Nessuno è “salvo”, nessuno può considerarsi un lettore neutro, a cui queste pagine non possono dire niente di nuovo sui temi della vita e della morte. Anche chi non si troverà mai ad affrontare una gravidanza, molto probabilmente incontrerà tantissimi volti che porteranno questi problemi, ma che qui vengono esposti senza filtri perché protetti dall’anonimato. La lettura di queste storie è utile per poter approfondire la psicologia umana, della donna e dell’uomo, i problemi concreti delle persone e avere una fotografia della società di oggi. Solo così ci si può risvegliare dal torpore dell’indifferenza, dalla deresponsabilizzazione e dell’agire più comodo. Si diventa così dei “cristofori”, cioè di portatori di Cristo nelle case, nei luoghi di lavoro, negli oratori, negli ospedali dove si compiono ogni giorno aborti, insomma dovunque voi siate.

Il tema della vita

A tal proposito, partirei proprio dal titolo: una chat per la vita. Non potrei trovare titolo migliore, vi spiego il motivo. Appena sono venuta a conoscenza della chat ho subito capito la potenza che poteva avere, come qualsiasi altro strumento digitale. Nelle mie ricerche sull’aborto mi sono imbattuta nel sito della Planned Parenthood, la più estesa organizzazione negli Stati Uniti che predispone ed effettua aborti. Anche sul loro sito è presente una chat per poter chiedere aiuto o informazioni sui “servizi” da loro offerti. Uno stesso strumento, dunque, può essere utilizzato per il Male o per il Bene. Noi abbiamo la responsabilità di offrire servizi per il bene. Con questa chat, come illustra chiaramente il libro, si possono salvare tanti bambini, ma con un’altra se ne possono uccidere altrettanti. Questione di punti di vista direte voi… No, basta leggere negli approfondimenti dati reali, ricerche che rivelano che l’aborto è sempre una scelta tragica e porta con sé ferite indelebili (a livello fisico, psicologico e spirituale) e nelle chat esperienze di vita vissuta che testimoniano il dolore che persiste, soprattutto se non elaborato. In conclusione, consiglio la lettura di questo libro perché è un libro sull’essere umano col bisogno primo di amare ed essere amato.

*La recensione è già stata pubblicata sul sito del MpV-CAV di Varese.

teen beauty samantha rone ties up cassidy klein in hot ropes.taiwan girls