Ricordando Franco Vitale
di Mario Sansalone
Ricordare degnamente Franco Vitale, una personalità così ricca di impegno in vari campi è un’impresa improba. Ci provo ricordando Franco non solo come dirigente della nostra Federvita Lombardia ma anche come collega di lavoro, in quanto entrambi dipendenti della mitica Cariplo oggi Banca Intesa San Paolo.
Quando penso alla presenza di Franco (e di Erica Palazzi non dimentichiamolo) nella mia vita e in quella del CAV di Busto Arsizio mi sovviene l’immagine del fiume carsico. A volte in superficie, spesso sottoterra ma con una certezza: il fiume c’era sempre! (e anche loro!) Uno dei primi ricordi che affiorano alla mia mente è la serata, nel 1989, di presentazione in via Zappellini del nostro neonato CAV guidato dal pediatra Antonio Pellegatta, presenti anche Gianni Mussini, il compianto Achille Dedè e il Prevosto Mons. Livetti in rappresentanza della Chiesa Bustese. Una Sala zeppa di spettatori pronti ad applaudirli e ringraziarli per l’accompagnamento e la guida nel difficile cammino di difesa della vita nascente.
Segue, prepotente nella memoria, la sua presenza in occasione dell’inaugurazione dell’appartamento di accoglienza per ragazze madri, allestito dalla Parrocchia di San Giovanni di Mons. Livetti, alla presenza di Padre Ferdinando Colombo e del Sindaco Luigi Caccia.
Uno degli ultimi passaggi a Busto dei coniugi Vitale è stata, se ben ricordo, per la premiazione della quarta edizione del Premio “Una vita per la Vita”, il 9 febbraio 2009. Istituito dal Centro di Aiuto alla Vita bustocco nel 2002, ed assegnato ad Anna e Giovanni Rimoldi, cui è stato intestato il nostro CAV alla loro morte, nella sede del prestigioso Liceo Scientifico “Arturo Tosi”, presente anche il Presidente FederVita Lombardia Paolo Picco.
Qui Giovanni ha insegnato per anni preparando i suoi allievi sui temi etici e favorendo la loro partecipazione al Concorso Scolastico Europeo che ha visto molti suoi studenti partire per Strasburgo, sede del Parlamento Europeo, accompagnati per alcuni anni dal sottoscritto e da Natalia Marrese, allora presidente del MPV giovani di Busto (e futura Presidente del Cav Anna e Giovanni Rimoldi). Un viaggio in pullman offertoci dal Deputato Europeo e Presidente Nazionale del MpV On. Carlo Casini che raccoglieva i buoni volo non usufruiti dai colleghi, anche dell’opposizione, e finanziava così il viaggio dei ragazzi a Strasburgo.
Per quanto riguarda l’attività cariplina mi ricordo il mio stupore e la mia gioia, da giovane impiegato bancario approdato dalla Filiale alla Sede Centrale a Milano, nello scoprire nel lavoro quotidiano, magari dopo qualche fine settimana impegnati nelle attività del MpV, il suo ruolo centrale e dirigenziale nell’attività del Servizio Legale della Cariplo. I “Servizi” erano il braccio operativo in ogni specifico settore della Banca, guidando oltre 70.000 dipendenti sul territorio nazionale ed estero. Con un “leguleio” così avremmo resistito a lungo sul fronte legislativo! Infatti da Avvocato raffinatissimo e preparato ha prestato la sua competenza a difesa della vita in più campi. A lui si deve (attraverso una memoria del 6 ottobre 1999) l’introduzione nell’Art. 1 della legge regionale “Politiche Regionali per la Famiglia” n° 23 del 6 dicembre 1999, del riconoscimento della soggettività del concepito come persona che fa parte della famiglia. È la prima norma in Italia che finalmente la riconosce, sia pure per l’ambito territoriale della Lombardia!
Già il fatto di essere marchigiano mi era simpatico, di Ascoli poi, ove era nato il 5 giugno 1933, località dove il mio compianto fratello Agostino trascorreva le sue ferie estive. E possiamo dimenticare… le buone olive ascolane? Così affiorano i ricordi. Franco, vedendo lungo, aveva messo a disposizione dei fondi per favorire la partecipazione di noi giovani ai vari congressi nazionali e vacanze estive del MpV. Permettendo così a noi bustocchi di addentrarci e conoscere la realtà nazionale della difesa della vita, i protagonisti delle sfide di allora (gli indimenticati Piero Pirovano e Carlo Casini), Madre Teresa al Castello Sforzesco, e tanti altri amici. Questi contatti ci hanno permesso di farli venire a Busto per organizzare incontri sulle varie tematiche “calde” del momento sotto la presidenza Pellegata e di Marrese per i giovani in collaborazione con Leo Pergamo.
Successivamente sono proseguiti i contatti con i coniugi Vitale, che spesso organizzavano anche dei mercatini a favore della vita anche nella loro casa milanese. Incontri ai vari convegni nazionali del MpV, tra gli altri, che mi restano nel cuore: da Bari (con l’indimenticabile testimonianza di Mario Melazzini) a Montesilvano (Pescara) dove Erica è stata festeggiata con una splendida (e buonissima torta) per l’ultratrennennale impegno nella Fondazione Vita Nova del Progetto Gemma. Gli ultimi incontri in Federvita Lombardia, dove Franco nonostante gli acciacchi e i problemi di salute, non ha voluto farci mancare la sua presenza e relativo contributo.
Tutti noi volontari lombardi della difesa della vita nascente dobbiamo qualcosa a Franco, ad Erica, alle splendide famiglie dei figli, alla decina di nipoti. E, ne fanno fede, i numerosi messaggi di condoglianze ricevute.
Ci ha lasciato alla vigilia del suo 90° compleanno, il 4 giugno 2023. L’addio a Monza due giorni dopo nella semplice, splendida cornice della Chiesa di San Giorgio al Parco, con Erica, nonostante tutto, serena attorniata da figli, nipoti e amici con la Presidente Elisabetta Pittino in rappresentanza di FederVita Lombardia.
All’uscita il santino di un sorridente Franco con il suo testamento. Commovente per la sua semplicità e profondità, sul retro, il messaggio di Benedetto XVI all’incontro con il Movimenti per la Vita del 2008.
“È necessario testimoniare in maniera concreta che il rispetto della vita è la prima giustizia da applicare. Per chi ha il dono della fede questo diventa un imperativo inderogabile, perché il seguace di Cristo è chiamato ad essere più “profeta” di una verità che mai potrà essere eliminata: Dio solo è il Signore della Vita”.