Fine vita, Mpv Ambrosiano: legge ingiusta che mina alleanza terapeutica
Vitanews, 15 DIC- “Il Movimento per la vita Ambrosiano esprime un giudizio negativo sull’approvazione della Legge sul Biotestamento che ritiene una legge sbagliata”, così in una nota si esprime il direttivo del Movimento per la Vita Ambrosiano a margine dell’approvazione della legge sul biotestamento.
“Un Parlamento in scadenza accelera l’approvazione della legge sul biotestamento, legge ingiusta, legge che mina alle fondamenta l’alleanza terapeutica medico paziente, fino a considerare il medico un mero esecutore delle volontà del paziente. Una legge che toglie al medico la responsabilità penale per l’omicidio del consenziente, smascherando così la mancanza nella legge del divieto di eutanasia . Una legge che non garantisce l’obiezione di coscienza né per il medico né per le strutture ospedaliere. Una legge che pretende di dare valore terapeutico a nutrizione e idratazione che sono sostegni vitali, e ne autorizza l’interruzione senza nessun riferimento alla condizione del paziente e quindi apre all’abbandono terapeutico e alla introduzione dell’eutanasia omissiva”, continuano i leader dell’associazione prolife milanese.
“L’alternativa all’accanimento terapeutico, che nessuno vuole, è la competenza del medico associata alla proporzionalità dell’intervento medico relativo alle condizioni e al consenso del paziente, bisognerebbe attuare in pieno le cure palliative di cui esiste una legge in Italia dal 2010. Una urgenza politica che non è un’emergenza nazionale, ben altre istanze dovrebbero essere messe come priorità dalla politica nel nostro paese se pensiamo ai soli 20 milioni dati per l’assistenza delle persone non autosufficienti nell’ultima manovra economica. Con questa legge il bene comune viene sacrificato per un’ideologia che strumentalizza l’autodeterminizione introducendo un concetto culturale di qualità della vita discriminatorio verso i più deboli”, hanno concluso nella nota diffusa nella serata di ieri.