Biotestamento: Gigli, priorità di fine legislatura erano altre
Vitanews, 14 DIC – “Sotto Natale e con i terremotati ancora da sistemare, Pd, sinistra e M5S chiudono la legislatura assumendosi la tragica responsabilità di introdurre l’eutanasia omissiva da sospensione di cure nel nostro ordinamento, spingendo l’Italia su un pendio scivoloso che vedrà altre e peggiori offese al diritto alla vita. Era davvero questa legge la priorità di fine legislatura?”. Lo dichiara in una nota Gian Luigi Gigli, presidente del Movimento per la Vita Italiano.
“La pervicace volontà del partito di maggioranza relativa di calendarizzare a fine legislatura un tema così delicato e controverso, mostra la sostanziale subalternità della cultura cattolica all’interno del PD – sottolinea Gigli -. Il tema del biotestamento è solo il totem, peraltro, inutile, per cercare di rincorrere l’elettorato in fuga verso la nuova formazione di Grasso. Il dramma è che tutta la sinistra e non solo il PD sembra aver ormai messo in secondo piano i temi della giustizia sociale, privilegiando invece i temi dei diritti civili cari all’individualismo radicale. Un individualismo che esalta l’autodeterminazione, annulla la dimensione relazionale e rifiuta il limite, della fragilità, della malattia, dell’apparente inutilità. È tragico che in un paese sempre più vecchio e con sempre meno nascite, invece di mettere in atto valide politiche familiari e di sostenere forme di relazioni più solidali, la priorità sia divenuta quella di aiutare le tendenze suicidarie degli individui. Sembra la fotografia di un Paese, l’Italia, votato all’estinzione e privo di speranza nel futuro. Per questo ci sarebbe estremo bisogno di accogliere l’invito del Presidente della Cei, ricomponendo la frattura che si è determinata in politica tra cattolici del sociale e cattolici della morale. Con il PD di Renzi, alleato di Cappato e della Bonino, non possiamo più avere nulla da spartire”.