El Salvador, quando una “culla di cartone” dona speranza alle mamme

“Culla di Cartone” è un progetto che nasce in Finlandia più di 70 anni fa, il cui obiettivo è offrire ai bambini un’alternativa per dormire in un posto dignitoso, semplice e sicuro; inoltre include un pacco iniziale con abbigliamento, coperte e materasso.

Il progetto ha avuto un tale successo che è stato ripetuto e fondato in Messico nel 2015 con il nome di “Culla di cartone” da Luciana Biondo e, successivamente, si è esteso a El Salvador nell’aprile del 2016, essendo Aniad de Loy, la coordinatrice nazionale, messicana residente nel paese. Avendo cominciato il progetto a El Salvador, anzitutto si sono preoccupati di favorire quelle madri che non hanno un luogo adeguato dove far dormire i loro figli o che condividono il letto con loro, con altri figli o con il padre del bambino, e questo produce affollamento con la seguente possibilità di causare asfissia al bambino e la così chiamata “morte da culla” o “sindrome di morte improvvisa”.

Non tutto il lavoro si riduce a dare culle, il progetto include anche: migliorare la qualità di vita del bebè, avendo come base il tema della dignità della persona, promuovere la maternità responsabile, fomentare lo sviluppo umano, inclusione sociale e la riduzione di disuguaglianza.

Come si può immaginare, il progetto ha bisogno di sostegno per potersi espandere, quindi, come afferma Aniad de Loy “Noi cerchiamo donazioni di imprese o persone che vogliono collaborare con noi per aiutare le comunità bisognose.” D’altra parte, continua Aniad “Molte persone sono scettiche sul tema della culla quando sentono a parola “Cartone” o “Cassa”. Dietro c’è molto di più. Prima di tutto non è una “cassa”, lo è apparentemente senza dubbio, è fatta su misura per un bambino da 0 a 6 mesi, ed è ricoperta con tinta di soya naturale, vale a dire che non è un prodotto tossico per il bambino, ed infine, non è a pagamento.”

Il progetto ha un grande valore e sta agevolando molto le famiglie salvadoregne che ne hanno più bisogno e quando gli viene chiesto “Dove dorme tuo figlio?”loro rispondono “in un letto o in un amaca”. Così afferma Anaid, essendo un rischio per la vita del bambino. Inoltre, le statistiche fatte a El Salvador, dimostrano che il 70% dei bambini dorme nel letto con i genitori, il 20% nelle amache, il 3% in un appartamento e il restante 7% dorme con un altro membro della famiglia. Per questo motivo, il progetto salva le vite perché non si sa quando si può schiacciare il bambino o asfissiarlo e causare mortalità infantile per morte improvvisa o morte da culla. “Noi vediamo “Culla di Cartone” come un apostolato”, conclude Anaid.

Sono tante le iniziative che nascono nel territorio salvadoregno e “Culla di Cartone El Salvador” è un progetto di speranza per tante famiglie, soprattutto per i bambini, motivo principale di tutto il lavoro realizzato. Fino ad ora “Culla di Cartone El Salvador” ha messo a disposizione 317 culle; Inoltre, l’obiettivo è continuare a donarle mensilmente durante tutto l’anno e nel mese di dicembre, darne 4,000 in 6 ospedali di El Salvador. Se vuoi prendere parte a questa grande opera, contattaci a elsalvador@cunadecarton.com +503 77470875

Jorge Alvaregna

Traduzione dallo spagnolo a cura di Flavia Magliocchetti
Qui l’originale

Massimo Magliocchetti

Laureato in Giurisprudenza con 110/110 e Lode, con una tesi in bioetica del lavoro dal titolo "Maternità e lavoro. La protezione della lavoratrice madre nell'ordinamento italiano". Appassionato di bioetica e biodiritto, amo il fumo lento della pipa. Volontario del Movimento per la Vita, sono stato Responsabile dei Giovani di Roma e provincia del MpV. Scrivo per servizio e passione.

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