La vita è sempre un bene
“La vita è sempre un bene. Avviare processi per una Pastorale della Vita umana” è il titolo del sussidio del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita per le conferenze episcopali, le diocesi e le parrocchie di tutto il mondo
di Maria Pia Sacchi
“La vita è sempre un bene. Avviare processi per una Pastorale della Vita umana”: questo il titolo, già di per sé eloquente, del sussidio preparato dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e offerto alle conferenze episcopali, alle diocesi e alle parrocchie di tutto il mondo. Un regalo che tanti di noi, volontari e operatori per la vita, aspettavano, per vincere l’impressione – talvolta inevitabile – di lavorare in solitudine, avendo chiara la meta ma non sempre illuminato il percorso.
Pur chiamando in causa gli operatori, il sussidio si rivolge innanzi tutto alle guide pastorali, perché mettano in atto una strategia utile alla formazione non soltanto dei volontari per la vita, ma di tutto il popolo cristiano, che dovrebbe acquisire, attraverso i documenti del magistero, la consapevolezza etica necessaria a non disorientarsi nel nostro mondo secolarizzato, indifferente se non ostile a certe tematiche legate alla difesa della vita (in particolare, quella nascente) dovunque essa sia minacciata.
Il volumetto offre, in 10 brevi capitoli, spunti dottrinali insieme a indicazioni pratiche, schematicamente strutturate per un più agevole utilizzo; e propone uno stile operativo sinodale – in particolare le “conversazioni nello Spirito” – atte a far emergere dall’esperienza dei credenti i nodi critici sui quali è necessaria l’educazione a una visione antropologica cristiana fedele al Magistero. In pratica, quello che si persegue è una salda formazione delle coscienze, che sola può fronteggiare gli ostacoli etici che la società odierna ci presenta. E tutti sono chiamati in causa, dai presbiteri alla pastorale giovanile, dalla pastorale per fidanzati e famiglie ai docenti e ai formatori.
Interessante un dato che viene segnalato dal sussidio: tra le priorità emergenti sulle tematiche della vita nelle visite ad limina dei vescovi sono ai primi posti l’aborto (nettamente in testa), la contraccezione, il gender. Ce ne sono ovviamente molti altri, tutti di enorme gravità (si pensi alla procreazione medicalmente assistita, con particolare riferimento alla legge 40, oggetto di fraintendimenti e di manipolazioni): si tratta di una speciale “graduatoria” che deve davvero farci riflettere come popolo della vita.
“Dobbiamo agire sul piano culturale ed educativo per illuminare le coscienze, perché siano capaci di cogliere il significato che si cela dietro ad ogni persona debole, piccola, sola o fragile”, si sostiene sulle pagine del sussidio: musica per le nostre orecchie.
Perché, come si legge in Dignitas infinita, 30 (citata nel Sussidio), “L’illusione di trovare nel relativismo morale la chiave per una pacifica convivenza è in realtà l’origine della divisione e della negazione della dignità degli esseri umani”. La carità senza verità, ce lo ricorda Benedetto XVI, “scivola nel sentimentalismo”: “La verità va cercata, trovata ed espressa nella carità, ma la carità a sua volta va compresa, avvalorata e praticata nella luce della verità”.
Il sussidio è scaricabile gratuitamente dal sito www.laityfamilylife.va.