Charlie, Gigli (MpV): con lui muoiono speranza, diritto, pietà e umanità

Vitanews, 30 GIU – “Charlie Gard deve morire nel ‘suo migliore interesse’ individuato non da lui, ma da medici dimentichi del giuramento ippocratico e da tribunali disumani. Dopo essere stati privati della potestà genitoriale, della libera scelta del medico e del passaporto, al papà e alla mamma di Charlie, straziati dal dolore, è stato anche imposto che la condanna a morte fosse eseguita in ospedale, rigettando l’ultimo desiderio che avevano espresso per il loro bimbo condannato, quello di portarlo a casa, a loro spese, affinché potesse morire nella sua culla. Vergogna!“. Lo afferma il deputato Gian Luigi Gigli (gruppo parlamentare ‘DeS-Cd’) e Presidente del Movimento per la Vita Italiano. 
“Con Charlie – sottolinea Gigli – muoiono la speranza e il diritto, muoiono la pietà e l’umanità. La vita di ognuno di noi è una malattia ad esito inevitabilmente mortale, ma non per questo non merita cure. I Pilati di turno e i cerchiobottisti sono avvertiti: siamo ben oltre l’eutanasia. Con la condanna a morte di Charlie si gettano le premesse perché ad altre vite, considerate inutili e senza prospettive di guarigione, possa essere imposto il dovere di morire, nel loro ‘best interest'”. 
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