8 marzo: Gigli, su aborto basta giudici politicizzati
NON E’ DIRITTO MA SCONFITTA
Vitanews, 7 MAR – “Ancora una volta, una certa magistratura intrisa di convinzioni preconcette e ideologiche dimostra l’irresistibile vocazione all’invasione di campo e per di più a gamba tesa. E’ già piuttosto singolare che all’interno della Magistratura esistano correnti, ma che ora una di queste frange si spinga addirittura a benedire una decisione di una Regione su un tema così delicato, e quantomeno controverso, è imbarazzante. Trattandosi per di più di magistrati, essi dovrebbero poi sapere che non esiste alcuna legge in Italia, tanto meno la 194/78, che riconosca il diritto all’aborto, ancor meno all’aborto sotto casa. Ciò soprattutto se si tiene conto che il numero di interruzioni volontarie di gravidanza è pari a circa 1/6 delle nascite, mentre i punti-aborto sono invece il 70 per cento dei punti-nascita. Ci auguriamo che il senso di responsabilità istituzionale riprenda il posto che gli compete invitando Magistratura Democratica ad astenersi da proclami pubblici e, piuttosto, ad alleggerire l’arretrato della macchina giudiziaria”. Lo afferma il deputato Gian Luigi Gigli, presidente del Movimento per la Vita Italiano.