Parlamento Europeo, nuovo stop ad un rapporto pro-surrogacy

La Conferenza dei Presidenti del Parlamento Europeo, come avevamo già anticipato sulla pagina Facebook di Vitanews, il 9 febbraio scorso ha bocciato la richiesta del Comitato Affari Legali di poter avviare l’iter di un rapporto sulla maternità surrogata, formalmente presentato sotto la veste di una “minaccia alla dignità umana”, ma di fatto finalizzata a far accettare una pratica che è illegale nella maggior parte dei membri dell’Unione.

Il «no» delle altre istituzioni europee – Il rapporto, secondo alcune indiscrezioni, sarebbe molto simile a quello presentato dalla senatrice belga Petra De Sutter e rigettato dall’ Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa nell’ottobre scorso. In quel caso, tra l’altro, la bocciatura del rapporto era stata frutto di una “coalizione politicamente trasversale” alla quale hanno preso parte anche deputati socialisti, colleghi di gruppo della stessa De Sutter. Segno, dunque, di un diffuso sentimento contrario in materia. Non a caso, la maternità surrogata è illegale nella maggior parte dei paesi membri dell’Unione.

Ed è stata proprio la bocciatura del Rapporto De Sutter ad influenzare la decisione della Grand Chambre della Corte europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo che il 24 gennaio scorso si è pronunciata sul caso “Paradisi-Campanelli contro Italia” in materia di utero in affitto, confermando che gli Stati hanno il diritto di non riconoscere legami genitoriali se non ci sono legami biologici nel contesto dei contratti per la maternità surrogata.

Per il Parlamento Europeo, invece, si tratta di un nuovo stop alla surrogacy, dato che già nel dicembre 2015, adottando la «Relazione annuale sui diritti umani e la democrazia nel mondo 2014 e la politica dell’Unione in materia », aveva chiaramente condannato l’utero in affitto, in quanto tale pratica, come si legge nel rapporto, «mina la dignità umana della donna a partire dal suo corpo e le sue funzioni riproduttive sono utilizzate come una merce».

Verso un divieto internazionale alla surrogacy – Dunque, un nuovo “no”, quello della Conferenza dei Presidenti del PE, che «è coerente con il parere di altre istituzioni europee in materia» come ha sottolineato, in una nota, la FAFCE (Federazione europea delle associazioni familiari cattoliche), auspicando che i tempi per arrivare ad accordo internazionale che possa vietare questa pratica siano rapidi, al fine di fermare quella che assume a tutti gli effetti i contorni di una vera e propria «tratta di esseri umani».

Carlo Mascio

 

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