Sgreccia, Mpv: senza il nostro Elio saremo più soli

Il card. Elio Sgreccia, il “nostro” don Elio, ci ha lasciati la mattina del 5 giugno, alla vigilia del suo novantunesimo compleanno. Il Movimento per la vita ne ricorda la profonda, lunga e fruttuosa amicizia. «Sicuramente avvertiremo la sua mancanza, il suo sguardo intelligente, profondo e penetrante, i suoi consigli sempre saggi e lungimiranti» ha detto il presidente Marina Casini Bandini.

«Soprattutto ci mancherà quel paterno affetto per il quale continueremo a nutrire per lui una gratitudine particolarmente intensa. Sempre vicino nei momenti di difficoltà; sempre pronto a dare sicurezza e forza».

«Ci ha istruiti e formati come autorevole guida. Ci ha accompagnati in questi decenni con generosità e fiducia, incoraggiandoci sempre a costruire quel mondo nuovo fondato sulla verità e sull’amore. Un punto di riferimento fondamentale per affrontare le tante e potenti aggressioni contro la vita umana, in particolare quella nascente».

«Ricordiamo il bel momento in cui gli fu attribuito dal Movimento per la vita il Premio europeo Madre Teresa di Calcutta, dedicato alle personalità di spicco nella difesa della vita umana».

«Pregheremo per don Elio e, certi della sua vicinanza, lo ricorderemo nella preghiera insieme ai nostri amici che ci hanno preceduto nella casa del Padre della Vita: San Giovanni Paolo II, Santa Teresa di Calcutta, Santa Gianna Beretta Molla, don Oreste Benzi, don Zeno Saltini, Giorgio La Pira, Chiara Lubich, Jerome Lejeune, Chiara Corbella Petrillo».

nella foto: è il 2010 ed il card. Sgreccia riceve da Carlo Casini, allora presidente,
il premio Madre Teresa, una copia dell’opera Inno alla vita del maestro Sauro Cavallini

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