Cav Assisi, “Una Luce per la Vita”: il ricordo di Chiara Corbella

Domenica 9 settembre si è tenuta alle ore 17, presso la “Domus Pacis” di Santa Maria degli Angeli, la III edizione del Premio Internazionale “UNA LUCE PER LA VITA” organizzato dal Centro di Aiuto alla Vita di Assisi.

Il premio, come ci spiegano i componenti del C.A.V., “è nato nel 2015 da un’ispirazione di una fondatrice del Centro di Aiuto alla Vita ed ha lo scopo di evangelizzare per la vita segnalando quelle persone che hanno speso la loro opera per proclamare i valori della vita nascente ed il diritto alla vita di ogni essere umano sino alla morte naturale. Il premio ha una proiezione internazionale volto a mettere in luce le testimonianze di persone che, anche oltre i confini nazionali ed europei, si sono spese a servizio della vita. L’anno scorso infatti sono state premiate le suore di Madre Teresa di Calcutta per aver dedicato e donato la loro stessa esistenza, ispirata da Gesù Cristo, a favore del prossimo. L’esempio delle persone premiate può fare luce nelle coscienze che sono del nostro tempo in un anno come il 2018 che segna i quarant’anni dall’entrata in vigore della legge 194 del 1978.

Da allora in Italia l’interruzione volontaria di gravidanza, non più considerata un reato perseguibile, ha spezzato sei milioni di vite.” Quest’anno, continuano i componenti del C.A.V Francesco e Chiara, “il premio sezione vita nascente è stato dato alla memoria di Chiara Corbella Petrillo, una mamma che ha accolto, custodito ed accompagnato la vita dei suoi figli. Dopo il viaggio di nozze Chiara scopre di essere incinta. Le ecografie mostrano però una grave malformazione. Alla bambina, cui verrà dato il nome di Maria Grazia Letizia, viene diagnosticata un’anencefalia. Chiara e suo marito Enrico scelgono di portare avanti la gravidanza e la piccola, che nasce il 10 giugno 2009, muore dopo poco più di mezz’ora. Qualche mese dopo Chiara è nuovamente incinta. A questo bambino, cui verrà dato il nome di Davide Giovanni, viene però diagnosticata una grave malformazione viscerale alle pelvi con assenza degli arti inferiori. Anche lui morirà poco dopo essere nato, il 24 giugno 2010. Per Chiara nel matrimonio Il Signore ha voluto donare dei figli speciali da accompagnarli soltanto sino alla nascita ma concedendogli la grazia di abbracciarli, battezzarli, e consegnarli nelle mani del Padre. Poco dopo la morte del figlio Davide Giovanni Chiara scopre di essere incinta per la terza volta ma viene anche a conoscenza di avere un carcinoma alla lingua. Sceglie di rimandare le cure per non far male al bambino che porta in grembo che nascerà il 30 maggio 2011.

Dopo un anno Chiara muore a mezzogiorno del 13 giugno 2012, dopo aver salutato tutti, parenti ed amici, uno a uno. Dopo aver detto a tutti Ti voglio bene. Il premio alla sezione fine vita è stato dato invece al padre Generale del Cottolengo, don Carmine Arice. Nelle sue strutture il Cottolengo non applicherà le Dat, le disposizioni anticipate di trattamento per il fine vita.” Noi, ha affermato il sacerdote, “non possiamo eseguire pratiche che vadano contro il Vangelo”.

All’evento, moderato dal direttore di Avvenire dr. Marco Tarquinio e allietato dal coro dei bambini “LE ALLEGRE NOTE”, è stato presente il vescovo di Assisi mons. Domenico Sorrentino e l’attrice Beatrice Fazi. L’attrice, madrina dei centri di Aiuto alla Vita di Roma, ha dato la sua testimonianza, sul dramma da lei vissuto per aver abortito a venti anni e ha raccontato come ha ritrovato la fede e la “vita vera” superando paura e incontrando l’accoglienza. Il Vangelo della vita, spiega la Fazi nel messaggio della Giornata per la vita 2018,“ è gioia per il mondo. Solo una comunità dal respiro evangelico può trasformare la realtà e guarire dal dramma dell’aborto e dell’eutanasia.”

Francesco Fasulo

 

 

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