Gandolfini (Family day): “Rimozione manifesto ProVita azione da regime totalitario”

Vitanews, 7 APR –   “A prescindere dalle sensibilità personali sui temi di natura etica, chiunque abbia a cuore la democrazia oggi dovrebbe essere seriamente indignato per l’avvenuta rimozione del manifesto di ProVita affisso a Roma, nel quale appariva l’immagine di un bambino di 11 settimane nel feto della madre, corredata da semplici frasi che ricordano che un feto, già nelle prime settimane di vita, ha un cuore che batte, tutti gli organi presenti e che tutti noi siamo qui perché la nostra mamma non ci ha abortito”, così Massimo Gandolfini presidente del Family day.

“Di questi tempi dire la verità può scandalizzare ma non è ammissibile alcuna censura del libero pensiero, espresso nel pieno rispetto della legge, senza che siano minati i cardini fondamentali dello Stato democratico. Tutti gli slogan presenti sul cartellone sono infatti corroborati da un’evidenza scientifica inconfutabile e non presentano toni offensivi o denigratori ai danni di qualsiasi tipo di categoria, persona, associazione o movimento. Si tratta di un messaggio di tipo educativo, teso a far prendere coscienza fino in fondo di cosa sia la realtà dell’aborto”, prosegue Gandolfini.

“Qui non stiamo parlando della possibilità di esprimere un giudizio sulla 194, il che dovrebbe essere comunque consentito nell’ambito della libera circolazione delle idee,  ma del sacrosanto diritto di poter informare le donne e le giovani generazioni sulle dolorose conseguente psichiche e fisiche che comporta un’interruzione di gravidanza. Proibire che questo venga fatto su un spazio privato ottenuto dietro regolare concessione e pagamento è un ignobile tentativo di nascondere la verità degno delle peggiori ideologie totalitarie”.

“Non si illuda l’amministrazione comunale, non basterà strappare un manifesto per silenziare la ragione e negare l’evidenza della verità. Soltanto chi vive di menzogna può avere paura di chi ricorda alle coscienze di tutti i cittadini che l’aborto è la soppressione di una vita innocente”, conclude Gandolfini.

Massimo Magliocchetti

Laureato in Giurisprudenza con 110/110 e Lode, con una tesi in bioetica del lavoro dal titolo "Maternità e lavoro. La protezione della lavoratrice madre nell'ordinamento italiano". Appassionato di bioetica e biodiritto, amo il fumo lento della pipa. Volontario del Movimento per la Vita, sono stato Responsabile dei Giovani di Roma e provincia del MpV. Scrivo per servizio e passione.

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