Charlie: Gigli, morirà per sottrazione sostegni vitali?

Vitanews, 25 LUG – “I genitori del piccolo Charlie hanno fatto quello che credevano giusto per dare al proprio bambino una, se pur debole, speranza di vita. L’Ospedale e la magistratura britannica hanno fatto di tutto, invece, per impedire che ciò avvenisse. Sarebbe stato meglio sgombrare subito il campo dal tema della terapia sperimentale e arrivare al nocciolo del diritto alla vita dei disabili. Ma ora che nessuno può parlare più di accanimento terapeutico, è lecito chiedersi se Charlie Gard potrà morire della sua malattia o dovrà farlo anticipatamente ‘nel suo interesse’, per sottrazione dei sostegni vitali”. Lo afferma il deputato Gian Luigi Gigli, Presidente del Movimento per la Vita Italiano.

Chiediamo anche perché il piccolo debba morire in ospedale e non a casa sua – sottolinea Gigli – come richiesto dai genitori. Chiediamo, infine, di evitarci l’ipocrisia di spacciare le cure palliative, che hanno per fine il sollievo della sofferenza del bambino prodotta dalla malattia, con l’intenzione eutanasica di affrettarne la morte, mascherando solo lo strazio prodotto dalla morte inflitta. Grazie a Charlie e ai suoi genitori per aver costretto il mondo intero a riflettere sulla posta in gioco e a interrogarci su chi ha potere sulle nostre vite e sulla inalienabile dignità anche delle persone più fragili”.

Massimo Magliocchetti

Laureato in Giurisprudenza con 110/110 e Lode, con una tesi in bioetica del lavoro dal titolo "Maternità e lavoro. La protezione della lavoratrice madre nell'ordinamento italiano". Appassionato di bioetica e biodiritto, amo il fumo lento della pipa. Volontario del Movimento per la Vita, sono stato Responsabile dei Giovani di Roma e provincia del MpV. Scrivo per servizio e passione.

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